La Fisiatria veterinaria è una importante ramo della medicina veterinaria che si occupa della riabilitazione motoria degli animali affetti da patologie e disfunzioni congenite o acquisite di tipo muscolare, ortopedico e neurologico. Come per quella umana, anche la fisioterapia veterinaria agisce sul recupero della funzionalità dei movimenti del corpo, prevenendo la cronicizzazione dei disturbi, generando benessere psicofisico in maniera non invasiva per rendere la qualità di vita del nostro animale il più ottimale possibile.

Le patologie di maggiore applicazione sono le seguenti:
1) Ortopedia: Displasia dell’anca – Displasia del gomito – Rotture del legamento crociato – Fratture – Contratture muscolari.

2) Neurologia: paralisi e paresi conseguenti a ernie del disco, mielopatia degenrativa, ischemia

3) Malattie Infettive: gestione dei pazienti con Tetano, Toxoplasmosi

4) Trattamento dei pazienti anziani: problemi degenerativi articolari e del sistema nervoso.

Quando fare Fisiatria?
  • Preparazione ad un intervento chirurgico
  • Periodo post-operatorio (per velocizzare i tempi di guarigione e alleviare il dolore)
  • Trattamento conservativo (in alternativa all’intervento chirurgico)
  • Durante la fase di crescita (cuccioli con patologie genetiche)
  • Gestione dei pazienti anziani con patologie degenerative e progressive (per migliorare la qualità della vita)
  • Gestione dei pazienti obesi (per migliorare la qualità della vita)
  • Trattamento di traumi di diversa natura
  • Riabilitazione motoria di animali con patologie:
  • Preparazione fisica degli animali da competizione o dei cani da lavoro, nel periodo di allenamento, per favorire un corretto riscaldamento e defaticamento muscolare prima e dopo la gara, per prevenire disturbi ed incidenti “sul lavoro” legati alla loro attività.

Di solito viene applicata per:

    • Migliorare la resa e il trattamento di lesioni a carico del sistema muscolo-scheletrico, questi traumi si riscontrano frequentemente negli animali da competizione.
    • La riabilitazione dei soggetti che presentano disturbi di tipo ortopedico o neurologico.
    • Migliorare la qualità di vita dei pazienti che soffrono di malattie di tipo neuro-degenerativo, come l’artrosi per esempio, per rallentarne il processo, e per trattare gli spasmi muscolari.