Cosa si può fare contro la rabbia?

L’azione più importante per proteggere i nostri animali dalla rabbia è la vaccinazione. L’immunizzazione di base prevede una prima vaccinazione in cuccioli e gattini che hanno superato i 3 mesi di età e un richiamo a un intervallo di tempo diverso a seconda del tipo di vaccino (generalmente 1 anno).

Cosa dice la legge:
Per viaggiare attraverso gli stati dell’Unione Europea e per recarsi nei Paesi terzi, cani, gatti e furetti devono essere in possesso del “Passaporto per animali da compagnia” (reg. CEE n. 998/2003 e decisione della Commissione Europea n. 803/2003). Ai fini del rilascio del Passaporto, gli animali devono essere identificati tramite tatuaggio perfettamente leggibile (valido fino al luglio 2012) o microchip e registrati all’anagrafe canina; il libretto sanitario deve attestare la vaccinazione antirabbica in corso di validità se eseguita anteriormente al rilascio del Passaporto.
La vaccinazione antirabbica è considerata valida 21 giorni dopo la prima vaccinazione.
Per l’espatrio in Regno Unito, Irlanda, Malta, Svezia e Norvegia, è necessaria la titolazione degli anticorpi sierici neutralizzanti il virus eseguita su un campione di sangue prelevato all’animale. Il prelievo deve essere eseguito 30 giorni dopo la vaccinazione e almeno 6 mesi prima della movimentazione verso regno Unito, Irlanda e Malta e 120 giorni dopo la vaccinazione per l’introduzione in Svezia e in Norvegia.

Nuove leggi sono state introdotte in seguito alla ricomparsa della rabbia in Italia e in particolare, nell’Ordinanza Ministeriale del 26 novembre 2009, sono stati disposti i seguenti provvedimenti:
– obbligo di vaccinazione antirabbica di cani, gatti e furetti al seguito di persone dirette nel territorio della regione Friuli Venezia Giulia, della provincia di Belluno o in altri territori della regione Veneto e delle province autonome di Trento e Bolzano;
– obbligo di vaccinazione dei cani di proprietà e degli animali domestici sensibili condotti al pascolo nelle zone interessate sopra citate;
– obbligo di conduzione al guinzaglio di tutti i cani;
– limitazione della circolazione dei cani ivi inclusi quelli utilizzati nella pratica venatoria;
– campagne di vaccinazione orale delle volpi, mediante vaccino addizionato a specifiche esche distribuite sul territorio interessato dalla malattia e in un’ampia zona di protezione circostante.

In Lombardia la vaccinazione contro la rabbia non è obbligatoria ma è comunque consigliata per i cani e i gatti a vita libera.